Flavio Pagano e Alessandro Cecchi Paone ai Salotti letterari - venerdì 10 luglio

L'evento, inserito nella Summertime, il cartellone delle attività estive carottesi, e fissato per venerdì 10 luglio alle 20.30 presso Villa Fondi, sarà l'occasione per presentare il nuovo libro di Flavio Pagano intitolato “Senza paura”, finalista Premio Bancarella Sport 2015 e liberamente ispirato alla storia di Ciro Esposito, il tifoso ucciso a Roma il 3 maggio 2014 prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Un libro che narra il limite labile tra passione e ossessione, tra segreti, valori e drammi esistenziali.
Flavio Pagano, scrittore e giornalista, direttore del quotidiano online "NapoliStyle.it" era già noto al grande pubblico per il successo del libro “Perdutamente”, vincitore di "Un libro per il cinema", la storia di un'intera famiglia alle prese con l'Alzheimer tra misteri e risvolti esilaranti.
Porta la firma di Flavio Pagano anche il libro scritto a quattro mani con Alessandro Cecchi Paone, noto giornalista, dirigente sportivo del San Vito Positano che ha rilevato nel 2014 portando la società alla promozione in Eccellenza. Il titolo del volume è “Il campione innamorato. Giochi proibiti dello sport” e vanta la prefazione dell'allenatore italiano Cesare Prandelli e una lettera del giocatore di pallacanestro e dirigente sportivo Dino Meneghin. Un excursus originale e inedito nella linea che collega epoche, pratiche sportive e uomini in gioco nei sentimenti.
Il prossimo appuntamento con i “Salotti letterari” sarà venerdì 17 luglio con Carmen Pellegrino e il suo libro “Cade la terra”.
 
Gli autori firmeranno le copie dei propri libri a fine presentazione. 
La cittadinanza è invitata.
(Comunicato stampa Comune di Piano di Sorrento n.373 – Agenzia di Comunicazione Akmaios) 
 
DOPO LA LOCANDINA, LE TRAME DEI LIBRI
 
 
 
Trama “Senza paura” - Flavio Pagano. Senza paura è ispirato alla storia di Ciro Esposito, il ragazzo ucciso nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma il 3 maggio 2014, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. È un romanzo che si legge tutto d'un fiato, che scuote e commuove profondamente, nel quale le perverse dinamiche che culminarono in un assassinio e le ombre dell'inchiesta su ''Mafia Capitale'' si fondono in un contesto completamente reinventato. Così la storia di Bruno, il ragazzo protagonista, prende corpo nel pieno della sua tormentata adolescenza, segnata dalla prematura morte della madre e sospesa tra l'amore per la bellissima Na'weh - una giovane straniera cresciuta in Italia, che si ostina a difendere la purezza dei valori dello sport - e il rapporto controverso che lo lega a suo padre, Antonio - un ultrà, un malato di pallone, un uomo che vive nella sua folle normalità tutto il degrado cui può condurre un'insana passione per il calcio. Ma si andrà ancora oltre e padre e figlio affronteranno chi vive il tifo come un fondamentalismo religioso e odia l'avversario al punto da volerlo morto. Nella ricerca ostinata dell'amore del padre, Bruno e Antonio arriveranno allo scontro aperto, ma, alla fine, nell'ora della verità, si ritroveranno a lottare fianco a fianco, insieme nel momento più difficile. Voce narrante della vicenda è il nonno di Bruno, che ha imparato a odiare il calcio e che nasconde ostinatamente un piccolo ma atroce segreto: ed è lui, forse più degli altri, che sente di essere artefice di un destino al quale è tuttavia impossibile sfuggire.
 
Trama “Il campione innamorato - Giochi proibiti dello sport” di Alessandro Cecchi Paone e Flavio Pagano. «Un giorno qualcuno le chiese: “Di che sesso sei?”, e lei non seppe cosa dire. Il suo sogno di poter vivere una vita normale andò in frantumi in un silenzio assordante, mentre la fotografavano di fronte e di profilo. Come un delinquente, colpevole di essere maschio e insieme femmina. Dora aveva entrambi gli organi sessuali, ma - nella matematica di certi moralisti - uno più uno fa zero. Il suo fu il primo “caso ufficiale” di ermafroditismo alle Olimpiadi. E non Olimpiadi qualunque. Quelle di Berlino 1936: le Olimpiadi naziste». Una storia di sport che si confronta in maniera inedita con il lato sentimentale, e per questo più genuinamente umano, dei suoi protagonisti. Tra cambi di sesso e misteri del doping, ermafroditi, stupri ''correttivi'', chiaroscuri di vittorie e di sconfitte sul campo e nell'anima, passando per il giallo irrisolto di un asso del pallone che finì in tragedia del desiderio e degli affetti, “Il campione innamorato” è fatto di mille avventure di vita prima che di sport. Un lungo racconto dall'antichità all'attualità che ci coinvolge in prima persona e ci invita a scendere in campo per giocare la partita più importante: quella contro ogni forma di razzismo, omofobia, prevaricazione. La vera partita della vita, in cui la posta in palio è che ognuno possa essere libero di diventare se stesso. Un invito che due giganti dello sport mondiale come Cesare Prandelli e Dino Meneghin hanno già raccolto.
 
Trama “Perdutamente” - Flavio Pagano. Cosa fare quando la persona che ci è più cara si ammala, lottare fino all’ultimo, sognare addirittura di sconfiggere la malattia, o accettare che il distacco è un destino ineluttabile, e che la vita continua? Perdutamente è un romanzo basato su una storia vera che si svolge in una Napoli convulsa e surreale, un inquietante modello di degenerazione metropolitana. È la storia di una famiglia - tanto allargata quanto scombinata - che si trova ad affrontare una delle emergenze più frequenti della vita di oggi: assistere l’anziana madre e nonna che si sta ammalando di Alzheimer. Tutto comincia con un viaggio che la donna ha cercato di intraprendere in segreto. Viene recuperata alla stazione, in stato confusionale, e nessuno riesce a capire dove volesse andare o da chi. È un piccolo enigma, reso più oscuro da una misteriosa lettera-testamento scomparsa, sul quale si favoleggia: vecchi amanti, luoghi sacri del passato... La malattia si aggrava, la convivenza con la donna - che dentro la sua mente è tornata bambina ai tempi del fascismo - si fa ingestibile, ma i suoi stravaganti familiari vogliono scoprire la destinazione di quel viaggio, e decidono di resistere. È l’occasione per un confronto struggente, eppure dai risvolti esilaranti, che penetra nei lati più riposti del rapporto tra genitori e figli. Ma i figli di oggi sono davvero capaci di essere genitori o sono “figli per sempre”? Tra latitanza e inefficienza dello Stato, mentre si consuma una delirante battaglia burocratica per ottenere la pensione d’invalidità, la famiglia riscopre il proprio senso. Figli e nipoti si trasformano in “badanti estremi”, pronti a creare intorno all’anziana donna un’incredibile messinscena per realizzare il suo sogno di incontrare San Gennaro. Finché la lettera che lei aveva scritto prima di tentare invano di partire spunta fuori. Una lettera che svela tutta l’immensità dell’amore di una madre per i propri figli, e li spinge più che mai a rimanere in trincea fino all’ultimo, perdutamente accanto a lei.
 

Condividi su